Antonio, da Milano, ha contattato il nostro canae WhatsApp, chiedendo di poterci chiamare per esporre un possibile problema inerente alla domanda di acquisizione della cittadinanza italiana per la moglie russa.

Parlando telefonicamente, Antonio, insieme alla moglie, ha esposto il problema della città e dello Stato di nascita della moglie da indicare nel modulo elettronico che va inviato alla Prefettura per la richiesta della cittadinanza: Julia è nata in una città della Crimea, nell'allora Unione Sovietica, per poi trafserirsi in Russia, a Belgorod, all'età di 13 anni, ed ha acquisito la cittadinanza russa nel 1991. La cittadinanza attuale è russa e tutti i documenti in suo possesso - sin dal certificato di nascita - sono redatti in lingua russa. Tra l'altro - prima volta che veniamo a conoscenza di una informazione di questo genere - il certificato penale che Julia ha ottenuto è stato rilasciato nella sua città di nascita, in Crimea, e riporta la situazione penale sia della stessa città, sia quella della città di Belgorod, dove ha vissuto dai 13 anni in poi e dove ha acquisito la cittadinanza russa. Solitamente si deve chiedere un certificato penale per ogni città nella quale si è vissuti. Nel suo caso - almeno in teoria - il certificato avrebbe dovuto venire emesso a Belgorod, invece lo ha ottenuto nella città di nascita e con il controllo effettuato in due diverse città.

Il problema che potrebbe porsi riguarda l'indicazione dello Satto di nascita: il modulo elettronico sul sito della Prefettura di Milano consente di inserire la voce "Federazione Russa" oppure "Ucraina", ma non è contemplato lo Stato "Unione Sovietica" o al limite "ex Unione Sovietica", che di fatto era lo Stato esistente quando lei è nata.

Abbiamo risposto di inserire come Stato di nascita la Federazione Russa, cercando poi di far capire in Prefettura che l'effettivo Stato di nascita era l'allora Unione Sovietica e nulla dovrebbe comportare il fatto che adesso la Crimea sia considerata russa dalla Russia, e da alcuni altri Paesi, e ucraina dall'Ucraina e (purtroppo) dai Paesi dell'Unione Europea, tenendo anche conto del fatto che la Signora è cittadina russa da ben prima che si ponesse il problema relativo alla Crimea.

Oltretutto, se qualche "scienziato" dovesse dire che serve il certificato penale rilasciato dall'Ucraina, di fatto lo Stato dell'Ucraina non ha più alcuna forma di controllo sulle città della Crimea e non c'è nessuna possibiilità che possa emettere un certificato penale per quella repubblica.

Invitando Antonio a prendere visione del Forum, gli abbiamo garantito futura eventuale assistenza.