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pretender
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Messaggi: 1770
Residenza: 45° 27' N 9° 11' E
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Un Caso Complicato
Vi sottopongo la seguente vicenda della quale sono venuto a conoscenza ; ringrazio fin da adesso coloro che daranno il loro contributo .
Una donna cittadina di uno stato extra Shengen e’ stata sposata con un cittadino italiano , durante il matrimonio , celebrato nel paese di lei , la coppia ha avuto un figlio , che pur non essendo mai stato in Italia e’ cittadini italiano .
La coppia divorzia , lei rimane a vivere nel suo paese con il bambino mentre lui torna stabilmente in Italia .
A seguito di una disputa legale , il tribunale del paese di lei sancisce che il bambino deve stare con la madre , la sentenza e’ legalizzata anche in Italia nel comune di residenza del padre .
Ora la donna vuole venire in Italia con il bambino , e fino a qui non ci sono problemi dato che entrambi sono in possesso del passaporto italiano ; il problema e’ che teme che l’ex marito abbia inserito il bambino nella stop list del controllo passaporti , e che voglia fermare li il bambino una volta giunti in Italia .
Qualcuno e’ in grado di dare delle risposte se i timori della donna sono fondati ?
____________ Lo so , non si dovrebbero mai seguire i propri bassi istinti ; ma non sono che un uomo .
"Solo due cose sono infinite, l'universo e la stupidità umana , e non sono sicuro della prima"
( A.Einstein )
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ABAK
Rank7
Registrato: Gennaio 2009
Messaggi: 4197
Età: 56 Residenza: Cagliari, Sardegna
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Re: Un Caso Complicato
Non lo so quindi potrei evitare di scrivere
Credo che la cosa migliore sia quella di sentire l'avvocato che l'ha seguita nel divorzio. Bisognerebbe capire se il padre può fare una cosa simile (mi sembra difficile a meno che non vi siano irregolarità della madre). Penso inoltre che se richiedesse il visto per il figlio per l'Italia e le venisse concesso allora non si è verificato il caso. Altra cosa, quasi sicuramente al padre sarà stato concessa la possibilità di vedere il figlio, quindi bisognerebbe conoscerne le modalità.
Sono domande alle quali può rispondere un tecnico che conosce a fondo il caso. Anche chi conosce la materia non ti può dare una risposta precisa.
Andrea
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#2 05 Ottobre 2009, 10:14 |
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SaPa
Rank7
Registrato: Gennaio 2008
Messaggi: 6162
Età: 45 Residenza:
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Re: Un Caso Complicato
a me queste storie paiono come quando a mosca certi individui, solitamente datori di lavoro, minacciavano "vi togliamo il visto" come se fosse roba che loro potevano fare a piacimento
risultato? c'erano persone che lavorano un mese per le BigMacSchools, ottenevano il visto di LAVORO ANNUALE (riservato agli insegnanti ed altre professioni) e scappavano verso destinazioni più ambiziose€€€
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#3 05 Ottobre 2009, 10:26 |
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pochi_rubli
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Registrato: Dicembre 2008
Messaggi: 2426
Età: 61 Residenza: Asuncion
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Re: Un Caso Complicato
Secondo me il padre lo puo fare, visto che per l espatrio di un minorene serve il consenso di entrambi i genitori.
Poi dipende dal giudice se si puo fare altrimenti, ma ci vogliono cause gravi per togliere la potesta a un genitore.
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#4 05 Ottobre 2009, 10:55 |
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Speck
Rank7
Registrato: Novembre 2004
Messaggi: 5424
Età: 122 Residenza: fuerteventura --- bye bye italy for ever
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Re: Un Caso Complicato
Nel caso in cui il padre italiano avesse avuto il figlio e su eventuale sentenza del tribunale, era la madre che non poteva mettere più piede in italia in quanto un eventuale diniego di vedere il figlio, per cui la possibilità di entrare nello stato in cui risiede il pargolo, viene dato al perdente della causa.
A parte che se c'è stata una disputa legale, lei dovrebbe essere a conoscenza del fatto se può o non può entrare in italia in quanto una eventuale postilla inerente a ciò viene inserita nella sentenza emessa dal tribunale. (molto facilmente può essere che sia il contrario, ovvero il padre che non può mettere piede in russia )
In ogni caso cosa c'entra il pargolo? Semmai è lei che si deve preoccupare di sè stessa Magari l'ex marito la vede per strada e preso da un raptus la investe
____________ È appurato che: "L'imbecillità di certe persone non conosce confini ed è inevitabile come il sole, la pioggia, il buio e la luna."
Ultima modifica di Speck il 05 Ottobre 2009, 11:27, modificato 4 volte in totale |
#5 05 Ottobre 2009, 11:05 |
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ema
Rank7
Registrato: Novembre 2004
Messaggi: 4957
Residenza:
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Re: Un Caso Complicato
Una donna cittadina di uno stato extra Shengen e’ stata sposata con un cittadino italiano , durante il matrimonio , celebrato nel paese di lei , la coppia ha avuto un figlio , che pur non essendo mai stato in Italia e’ cittadini italiano .
La coppia divorzia , lei rimane a vivere nel suo paese con il bambino mentre lui torna stabilmente in Italia .
A seguito di una disputa legale , il tribunale del paese di lei sancisce che il bambino deve stare con la madre , la sentenza e’ legalizzata anche in Italia nel comune di residenza del padre .
A prescindere che l'ultima risposta la può dare solo un avvocato, giocando di intuito penso che SE (come hai scritto tu) la sentenza è stata legalizzata anche in Italia il genitore affidatario è la madre e pertanto può venire senza problemi in Italia. E' come se in una coppia di italiani un giudice avesse affidato il figlio solo ad uno dei coniugi (caso comune, per droga per problemi mentali etc...). Ma se invece c'è ancora un contenzioso allora il bambino può essere oggetto di disputa...
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#6 05 Ottobre 2009, 11:15 |
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