Citazione:Every spring and summer, when the ground warms up after winter frosts here and there parts of paved road go underground.
Moscow authorities can’t say what is the reason for those things to happen and usually can just suppose but don’t know for sure. But Moscow geologists seem to know the answer.
“Moscow city stands on the top of the giant ancient volcano”, says scientist, “we call often Moscow - the city on the seven hills (as well Rome and some other cities) but just a few know that those seven hill actually are the ancient volcano structure. It doesn’t matter that it is not active for thousands of years already, still there are so called ‘fluid streams’ gases from the center of the Earth comes to surface through ancient volcanoes, they cause the tremors of the surface and ruining the roads and buildings in Moscow.”. He also admitted that around 15% of Moscow city surface can get under the ground. And there is still a chance that the volcano can wake up. “It’s not to clear what causes some old and forgotten volcanoes that were not active for years to wake up suddenly”. In this case all the city would be buried.
Però cercando non sono riuscito a trovare nulla che parli di vulcani in Russia, ne attivi ne spenti, per le altre zone della terra ci sono mappe inedicanti i siti, dall'Alaska alla penisola di oltre Bering ve ne sono montagne di vulcani e tutti indicati, per il continente russo nulla, qualcuno ha notizie?
Per informazione degli interessati, riporto qualche informazione generale
Citazione:Geografia della penisola Kamchatka ed i suoi vulcani
Una continua linea vulcanica circonda il Pacifico, essa è un cerchio di fuoco "Ring of Fire" che concentra in sé la maggior parte dei vulcani del Mondo. Questa linea è suddivisibile in archi, nel Nord-Est del Pacifico si può distinguere l'Arco delle Curili e della Kamchatka. La penisola di Kamchatka è un lembo di terra nell'estrema Russia Orientale, tra mar di Bering ed oceano Pacifico. Grande quasi quanto l'Italia, è larga dai 200 ai 400 km e si estende dai monti Koryak al congiungimento con le isole Curili, per circa 1100 Km. E' una terra nordica per gran parte dell'anno coperta da neve e ghiaccio, ricca di foreste, tundra, fauna selvatica e vulcani. Nel Sud vi è Petropavlousk-Kamchatskij, la città più grande, polo di riferimento per tutta la regione. L'interno della penisola, quasi disabitato, è caratterizzato da due catene vulcaniche che attraversano longitudinalmente la penisola. La linea vulcanica dell'Ichinkii parte dal centro e va giù per 700 km verso Sud, allinea i più antichi vulcani, ormai quasi tutti estinti. La linea vulcanica del Klyuchevskoi, formata dai vulcani più giovani, si estende rispetto l'altra catena, lateralmente ad Est ed a ridosso della costa orientale, per 900 km. Questa seconda linea raggiunge la punta estrema della penisola e si congiunge all'arcipelago delle Curili per formare l'Arco completo delle Curili e della Kamchatka. I vulcani di questa catena decrescono in altezza da Nord in direzione Curili. In quest'arco sono circa 110 i vulcani recenti o attivi, 28 dei quali nelle Curili e 18 nella Kamchatka hanno eruttato in tempi storici ( dal 1690 ). I vulcani della Russia orientale erano sino a pochissimo tempo fa sconosciuti agli occidentali sia per la loro isolata posizione geografica, sia per le difficoltà di accesso in questa parte di territorio ex-Sovietico. La Kamchatka è molto vicina all'Alaska, fa da ponte tra le due regioni l'arcipelago delle isole Aleutine che a loro volta sono un altro pezzo di arco vulcanico del cerchio di fuoco. Tra Alaska, Aleutine e Kamchatka si concentrano il 20% dei vulcani attivi del Mondo.
La Ključevskaja Sopka (in russo Ключевская сопка) è uno stratovulcano della Russia estremo orientale, compreso nella Catena Orientale nella penisola della Kamčatka.
Citazione:
Russia: il risveglio del vulcano
Dopo 3.500 anni riprende l'attività del Koryakski: ma per fortuna è una eruzione sotto controllo
[31 dicembre 2008]
Citazione:A prima vista quella all'interno della caldera del vulcano Maly Semiachik, in Russia, potrebbe sembrare una piscina. In realtà è un lago caldo che deve il colore celeste delle sue acque ad una specifica composizione chimica a base di acido sulfureo.
L'ultima sua eruzione - non particolarmente violenta - risale al 1952, ma ad incuriosire gli scienziati è piuttosto l'acqua del laghetto, che continua a cambiare temperatura (dai 25 ai 66°C) e composizione chimica. Tutta colpa delle fumarole, emanazioni subacquee di vapore e gas vulcanici, che determinano queste continue oscillazioni.
Citazione:VESUVIO, SOUFRIERE, AWU, MAYON, TAMBORA: I VULCANI CHE SCONFISSERO NAPOLEONE
Le ultime campagne militari di Napoleone Bonaparte, dalla disastrosa campagna di Russia del 1812 alla sconfitta di Waterloo nel 1815, vennero fortemente condizionate dalle pessime condizioni meteorologiche. Queste tuttavia vennero precedute da eruzioni vulcaniche di notevole entità che liberarono nell'atmosfera grandi quantità di gas e pulviscolo. Quale ruolo ebbero sulle condizioni meteorologiche e sulle sconfitte militari di Napoleone ?
Gli storici hanno fatto notare come dal punto di vista militare nella campagna di Russia del 1812 non mancarono errori strategici: il fatto stesso di inseguire a marce forzate l'esercito russo in ritirata fino a Mosca in un vastissimo territorio fu già di per sè un errore militare, in primo luogo per la difficoltà di mantenere i collegamenti con le retrovie. Ma come fece notare lo stesso Napoleone, il protagonista principale del disastro si rivelò il terribile gelo arrivato in forte anticipo sul calendario. Anche tenendo conto del fatto che il clima generale del nostro pianeta in quel periodo storico era tendenzialmente più freddo, si trattò solo di una eccezionale congiuntura climatica, o vi furono altri motivi ? Dobbiamo fare un passo indietro e vedere cos'era accaduto a partire dal 27 aprile del medesimo anno 1812 in due lontane isole tropicali.
L'isola di St. Vincent, un po' più a nord delle coste del Venezuela, è oggi uno dei tanti paradisi tropicali del Mar dei Caraibi ed è frequentata soprattutto dal turismo d'elite. Oggi politicamente indipendente, al tempo di Napoleone costituisce invece una colonia inglese dove gli schiavi neri lavorano nelle piantagioni di caffè e cacao. Mappa del vulcano Soufriere Le piante crescono bene, non solo perchè scaldate dal sole dei tropici, ma anche grazie al suolo dell'isola che è di origine vulcanica. La sua cima più alta, il Soufriere (1234 m.) è infatti un vulcano sonnacchioso che periodicamente si risveglia con potenti e pericolose eruzioni. Il 27 aprile 1812, mentre Napoleone è tutto impegnato nei preparativi per la campagna contro lo zar, il vulcano viene scosso da un'improvvisa esplosione, e come nella classica eruzione di Pompei, emette una tale quantità di ceneri e gas da distruggere buona parte delle piantagioni. Le stime degli studiosi parlano di 550.000 Km3 di emissioni tra gas, ceneri e polveri la maggior parte dei quali rimangono sospesi nell'atmosfera per poi venir diffusi dalle correnti aeree un po' su tutto l'emisfero settentrionale.
Qualche mese dopo, il 6 agosto, mentre l'Armata napoleonica insegue l'esercito russo alla volta di Mosca, da tutt'altra parte del mondo, sull'isola maggiore dell'arcipelago delle Sangihe in Indonesia, un altro vulcano, l' Awu si risveglia anch'esso con una potente eruzione, brucia tutto quanto intorno a sè con una nube ardente uccidendo anche 953 persone, e a sua volta libera nell'atmosfera, ceneri, polveri e una gran quantità di gas (anche qui per un totale 550.000 Km3). Anche in questo caso, sia i gas che le polveri sottili rimangono in sospensione nell'atmosfera e vengono anch'esse sparpagliate ai quattro angoli del globo, sommandosi a quelle del Soufriere.
E' ormai assodato che le emissioni vulcaniche, in particolare quelle esplosive, sono in grado di modificare il clima provocando un certo calo nelle temperature medie in misura proporzionale alla quantità di gas e polveri che liberano, anche se limitatamente ad una durata di tempo pari a due o tre anni. I meccanismi responsabili di tale fenomeno sono sostanzialmente due. Il primo è il velo di pulviscolo sottile che filtra i raggi solari riducendone la quantità e l'intensità che giunge negli strati bassi dell'atmosfera, sul suolo e sui mari, diminuendone quindi il riscaldamento da parte del Sole. Il secondo fa entrare in causa l'anidride solforosa (SO2), emessa anch'essa in gran quantità dai vulcani, che combinandosi con le molecole d'acqua dell'umidità atmosferica si trasforma in acido solforico. Le molecole di quest'ultimo sospese nell'aria respingono anch'esse la luce solare verso lo spazio esterno, anche in condizioni di cielo sereno, e dunque contribuiscono a ridurre il riscaldamento della Terra. In più il pulviscolo vulcanico in sospensione nelle nubi è in grado di incrementare sia le precipitazioni piovose che quelle nevose in quanto sia le gocce di pioggia che i fiocchi di neve hanno necessità di trovare un nucleo di polvere per aggregarsi e formarsi.
Sulla base delle ricerche effettuate dai climatologi in questi ultimi decenni, ad esempio in occasione della gigantesca eruzione del Pinatubo nel giugno del 1991, è stato appurato che già dopo tre mesi dall'eruzione le emissioni vengono diffuse dalle correnti atmosferiche in ogni parte dell'emisfero (e normalmente solo in un emisfero, nord o sud, quello a cui appartiene il vulcano in questione), mentre all'incirca dopo 300 giorni/un anno si verifica la concentrazione maggiore di elementi vulcanici in maniera omogenea su tutta la superficie emisferica, con i relativi e proporzionali effetti sul clima. Dal momento che il Soufriere eruttò alla fine di aprile, tutto fa pensare che proprio verso la fine di luglio/inizio agosto del 1812 abbia cominciato a produrre i suoi effetti climatici sull'intero emisfero nord, Russia compresa, proprio nei giorni in cui l'Awu eruttava a sua volta. Con lo stesso intervallo di tempo nei primi giorni di novembre dovrebbero Mappa dei vulcani Awu, Mayon e Tambora essersi sommate le emissioni dell'Awu a quelle del Soufriere, queste ultime per di più notevolmente incrementate essendo trascorsi più di sei mesi dall'eruzione del vulcano caraibico. In effetti come abbiamo visto più sopra nella descrizione della ritirata, ad un agosto tutt'altro che estivo seguì un settembre pre-invernale nel quale oltre a continue piogge fredde cadde anche del nevischio. A metà ottobre con la caduta della prima neve (il 14) giunse praticamente l'inverno con due mesi di anticipo, mentre il 5 ed il 6 di novembre – cioè esattamente tre mesi dopo l'eruzione dell'Awu – la temperatura scese a 20-22 gradi sotto zero, per poi raggiungere anche i -31 alla fine dello stesso mese. E questi forti cali nelle temperature non furono un'esclusiva del territorio russo, ma coinvolsero anche le altre regioni europee. A partire proprio dal 1812 per continuare poi anche negli anni successivi, in Francia e altrove, sia le primavere che le estati furono fredde, i frutti della terra ebbero difficoltà a maturare, e le vendemmie vennero effettuate in ritardo. Anche i ghiacciai alpini subirono un'avanzata (Le Roy Ladurie, 1982, p. 63).
E' lecito dunque ipotizzare che le emissioni vulcaniche del Soufriere e dell'Awu possano da sole rendere conto del clima polare durante quella disastrosa campagna di Russia ? Se esse non dovessero sembrare sufficienti si potrebbe aggiungere – a puro titolo di cronaca – che nei primissimi giorni di quel vulcanico anno 1812 (tra il 1 e il 4 gennaio per la precisione) si era fatto sentire anche il Vesuvio con una eruzione mista, effusiva ed esplosiva, che se è vero che non ebbe certo la potenza di quella degli altri due vulcani, tuttavia non mancò di liberare nell'atmosfera la sua brava dose di emissioni, cominciando così a preannunciare l'“aria cattiva” di quell'anno. Inoltre, proprio nel giorno in cui Napoleone invase la Russia, il 24 giugno, ebbe termine una lunga eruzione dell'Etna - esclusivamente effusiva, con semplice emissione di lava - iniziata il 27 ottobre del 1811.
Le emissioni del Soufriere e dell'Awu rimasero in circolo nell'atmosfera terrestre anche nel successivo anno 1813 influenzando, con condizioni meteorologiche di abbondante pioggia, anche la campagna di Napoleone in Germania, rallentando gli spostamenti delle sue truppe e intralciando il traino dei cannoni che si impantanavano nel fango. Tuttavia poichè tali difficoltà coinvolgevano ugualmente anche i suoi avversari, in realtà la sconfitta da lui subita a Lipsia ed il progressivo arretramento dell'esercito francese fino in Francia si dovettero più che al maltempo, alla superiorità numerica di Russi, Svedesi, Tedeschi e Austriaci e, come già detto, alla loro nuova strategia di attaccare e sconfiggere i suoi corpi d'armata isolati, sfuggendo nel contempo a Napoleone stesso quando questi si avvicinava.
Mentre l'imperatore dei francesi aveva il suo bel da fare per difendersi dagli eserciti avversari che ormai premevano ai confini della Francia, alla fine del 1813 (tra il 25 ed il 27 dicembre) l'irrequieto Vesuvio rovinò il Natale ai napoletani prorompendo con una forte esplosione in una ennesima eruzione. Una parte del cono vulcanico addirittura crollò, una certa quantità di ceneri vennero scagliate fino a Napoli ed Ischia, e almeno 75.000 Km3 di emissioni vennero liberate in aria. Poco più di un mese dopo, nella notte tra il 31 gennaio ed il 1 febbraio 1814 un altro vulcano addormentato, il Mayon nelle Filippine, improvvisamente si risvegliò con tutta la sua potenza distruttiva. Fra lampi e bagliori infuocati un'enorme colonna di polveri e gas velenosi si innalzò verso l'alto, per poi ricadere alle pendici del cono bruciando e avvelenando ogni cosa al suo passaggio. Almeno 1200 persone morirono a causa dell'eruzione, mentre la quantità di emissioni liberate nell'atmosfera fu all'incirca uguale a quelle sprigionatisi dal Soufriere e dall'Awu, cioè 500.000 Km3. Quando dunque le emissioni di questi due ultimi vulcani si andavano esaurendo insieme ai loro effetti sul clima, quelle del Vesuvio e del Mayon subentrarono a loro volta, rimanendo in sospensione non solo per tutto l'anno 1814 (durante la permanenza di Napoleone sull'isola d'Elba), ma anche nel successivo 1815, allorchè si sommarono con quelle prodotte dalla più colossale eruzione della storia umana: quella del Tambora.
il 7 aprile la tranquilla isola indonesiana di Sumbawa venne sconvolta da un evento geologico di inaudita violenza. Il vulcano Tambora improvvisamente si risvegliò con una immane esplosione che disintegrò ben 1400 metri della sua struttura montuosa, liberando in aria nell'arco di cinque giorni – dal 7 al 12 aprile – non solo una quantità di gas pari a 200 milioni di tonnellate, ma soprattutto una enorme quantità di polveri e ceneri: tra i 100 ed i 300 chilometri cubici, secondo differenti calcoli. Quantità così gigantesche di emissioni furono sufficienti non solo per provocare decine di migliaia di vittime, ma anche per modificare già in breve tempo l'atmosfera ed il clima soprattutto dell'emisfero settentrionale, riducendo il passaggio e l'assorbimento della luce solare e favorendo le precipitazioni. Per dare un'idea, l'anno successivo, il 1816, è stato definito dai climatologi “l'anno senza estate” in quanto nel corso della primavera, ma in maniera sorprendente anche in estate, si ebbero gelate e precipitazioni nevose, alternate a periodi più miti ma per nulla caldi. L'inverno che ne seguì fu rigidissimo, tanto nel nord degli Stati Uniti, quanto in Europa. Persino il regolare ritmo dei monsoni nell'Oceano Indiano venne sconvolto, ed anche la Cina subì disastrose alluvioni. L'agricoltura ne soffrì moltissimo, e si ebbero gravi carestie sia in America che in Europa.
In quella tarda primavera del 1815 comunque, i gas e le polveri del Tambora, unite a quelle del Vesuvio e del Mayon, provocarono un aumento sostanzioso delle precipitazioni piovose, anche nella zona di Bruxelles, dove tra il 16 ed il 18 giugno si svolsero le ultime operazioni militari di Napoleone, a Quatre-Bras, Ligny e Waterloo.
Così come in Russia, anche a Waterloo le sfavorevoli condizioni meteorologiche, certamente aggravate dalle emissioni vulcaniche, si rivelarono una variabile di fondamentale importanza nel determinare la sconfitta di Napoleone. Senza quelle catastrofiche eruzioni vulcaniche il maltempo sarebbe stato altrettanto intenso da ostacolare la Grande Armata francese ? E l'imperatore dei francesi sarebbe riuscito ad avere ragione dei suoi avversari ? In definitiva tuttavia, porsi domande di tal genere sarebbe come chiedersi quale sarebbe stata la storia della Francia e dell'Europa intera se il figlio più famoso dell'avvocato Carlo Buonaparte invece di intraprendere la carriera militare avesse fatto tutt'altro mestiere.
Citazione:
Tutti i VULCANI DEL MONDO, ordinati per nome.
Nome Paese
Name Country
A Acatenango Guatemala
Adatara (Honshu) Japan
Agrigan Mariana Is. - C. Pacific
Agua De Pau (San Miguel) Azores
Agung (Bali) Lesser Sunda Islands
Akagi (Honshu) Japan
Akan (Hokkaido ) Japan
Akita-Komaga-Take (Honshu) Japan
Akita-Yake-Yama (Honshu) Japan
Akutan Aleutian Islands
Alaid Kuriles Islands
Alayta Ethiopia
Alcedo, Volcan (Isabela I.) Galapagos Islands
Almolonga Guatemala
Amak Aleutian Islands
Ambang Sulawesi
Ambrym Vanuatu - SW Pacific
Amukta Aleutian Islands
Aniakchak US - Alaska Peninsula
Antisana Ecuador
Antuco Chile - C.
Aoga-Shima (Izu Is.) Japan
Aracar Argentina
Ardoukoba Dijbouti
Arenal Costa Rica
Arhab, Harra of Yemen
Arjuno-Welirang Java - E
Asama (Honshu) Japan
Askja Iceland - NE
Aso Volcanic Field (Kyushu) Japan
Asuncion Mariana Is. - C. Pacific
Atitlan Guatemala
Atka [Korovin] (Atka I.) Aleutian Islands
Atsonupuri (Iturup I.) Kuriles Islands
Augustine US - Alaska - SW
Avachinsky (Kamchatka) Russia
Awu Sangihe Islands
Azul, Cerro (Isabela I.) Galapagos Islands
Azul, Cerro [Quizapu] Chile - C.
Azuma (Honshu) Japan
B Babuyan Claro Philippines
Bagana Bougainville - SW Pacific
Baitoushan China/Korea
Baker US - Washington
Balagan-Tas Russia - NE
Bam New Guinea - NE of
Banda Api Banda Sea
Bandai (Honshu) Japan
Banua Wuhu Sangihe Islands
Baransky (Iturup I.) Kuriles Islands
Barcena México - Islands
Bardarbunga Iceland - NE
Barren Island Andaman Islands
Barrier, The Kenya
Baru Panama
Batur (Bali) Lesser Sunda Islands
Bayonnaise Rocks (Izu Is.) Japan
Besar, Gunung Sumatra
Bezymianny (Kamchatka) Russia
Biliran Philippines - C
Bogoslof Aleutian Islands
Brennisteinsfjoll Iceland - SW
Bristol Island South Sandwich Islands
Buckle Island (Balleny Is.) Antarctica
Bud Dajo (Sulu Is.) Philippines - S
Bulusan (Luzon) Philippines - N
Burney, Monte Chile - S
C Calayo (Mindanao) Philippines - S
Calbuco Chile - S
Callaqui Chile - C.
Cameroon, Mt. Cameroon
Camiguin de Babuyanes Philippines
Campi Flegrei (Campania) Italy
Campi Flegrei Mar di Sicilia Italy
Candlemas Island South Sandwich Islands
Canlaon (Negros) Philippines - C
Carlisle Aleutian Islands
Carran-Los Venados Chile - C.
Ceboruco, Volcan México
Cereme Java - W
Chacana Ecuador
Chichon, El México - Chiapas
Chiginagak US - Alaska Peninsula
Chikurachki (Paramushir I.) Kuriles Islands
Chillan, Nevados de Chile - C.
Chirinkotan Kuriles Islands
Chirip (Iturup I.) Kuriles Islands
Chirpoi (Kurile Is.) Kuriles Islands
Chokai (Honshu) Japan
Cleveland (Chuginadak I.) Aleutian Islands
Colima Volcanic Complex México
Colo [Una Una] Sulawesi
Concepcion Nicaragua
Conchaguita El Salvador
Copahue Chile/Argentina
Corcovado Chile - S
Cordon Caulle Chile - C.
Cosiguina Nicaragua
Cotopaxi Ecuador
Cumbal Colombia
Curacoa Tonga Islands
D Datong China - E
Deception Island Antarctica
Dempo Sumatra
Descabezado Grande Chile - C.
Dhamar, Harras of Yemen
Didicas Philippines
Dieng volc. complex Java - C
Don Joao De Castro Bank Azores
Dona Juana Colombia
Dubbi Ethiopia
Dukono Halmahera
E East Epi Vanuatu - SW Pacific
Ebeko (Paramushir I.) Kuriles Islands
Ebulobo (Flores I.) Lesser Sunda Islands
Egon (Flores I.) Lesser Sunda Islands
Ekarma Kuriles Islands
Erebus Antarctica
Erta Ale Ethiopia
E-San (Hokkaido ) Japan
Esjufjoll Iceland - SE
Etna (Sicily) Italy
Eyjafjoll Iceland - S
F Falcon Island Tonga Islands
Farallon de Pajaros Marianas Islands
Fayal Azores
Ferrandina (Galapagos) Galapagos Islands
Fisher (Unimak I.) Aleutian Islands
Fogo Cape Verde Islands
Fonualei Tonga Islands
Fournaise, Piton da la Réunion
Fuego Guatemala
Fuji (Honshu) Japan
Fukujin (Volcano Is.) Japan
Furnas (San Miguel) Azores
Fuss Peak (Paramushir I.) Kuriles Islands
G Galeras Colombia
Galunggung Java - W
Gamalama Halmahera
Gamkonora Halmahera
Gareloi Aleutian Islands
Gaua (Santa Maria I.) Vanuatu - SW Pacific
Gede Java - W
Golovnin (Kunashir I.) Kuriles Islands
Gorely (Kamchatka) Russia
Goriaschaia Sopka (Simushir I.) Kuriles Islands
Great Sitkin Aleutian Islands
Grimsvötn Iceland - NE
Grozny Group (Iturup I.) Kuriles Islands
Guagua Pichincha Ecuador
Guallatiri Chile - N
Guguan Mariana Is. - C. Pacific
Guntur Java - W
Gunungapi Wetar Banda Sea
H Hachijo-Jima (Izu Is.) Japan
Haku-San (Honshu) Japan
Haleakala (Maui) US - Hawaii Islands
Halla Korea
Harimkotan Kuriles Islands
Heard Indian Ocean - S
Hekla Iceland - S
Hibok-Hibok (Camiguin) Philippines - S
Hierro Canary Islands
Home Reef Tonga Islands
Hood US - Oregon
Hualalai (Hawaii) US - Hawaii Islands
Huaynaputina Perù
Hudson, Cerro Chile - S
Huequi Chile - S
Hula Colombia
Hunter Island Pacific - SW
I Ibu Halmahera
Ibusuki Volc. Field (Kyushu) Japan
Ijen Java - E
Iliamna US - Alaska - SW
Iliboleng (Adonara I.) Lesser Sunda Islands
Iliwerung (Lomblen I.) Lesser Sunda Islands
Ilopango El Salvador
Ilyinsky (Kamchatka) Russia
Inielika (Flores I.) Lesser Sunda Islands
Iraya Philippines
Irazu Costa Rica
Iriga (Luzon) Philippines - N
Iriomote-Jima (Ryukyu Is.) Japan
Isanotshi (Unimak I.) Aleutian Islands
Ischia (Campania) Italy
Isluga Chile - N
Iwaki (Honshu) Japan
Iwate (Honshu) Japan
Iwo-Jima (Volcano Is.) Japan
Iya (Flores I.) Lesser Sunda Islands
Izalco El Salvador
Izu-Tobu (Honshu) Japan
J Jan Mayen Atlant. - N - Jan Mayen
K Kaba Sumatra
Kagamil Aleutian Islands
Kaitoku Seamount (Volcano Is.) Japan
Kanaga Aleutian Islands
Karangetang [Api Siau] (Siau I.) Sangihe Islands
Karkar New Guinea - NE of
Karpinsky Group (Paramushir I.) Kuriles Islands
Karthala Comoros Islands
Karymsky (Kamchatka) Russia
Kasatochi Aleutian Islands
Katla Iceland - S
Katmai US - Alaska Peninsula
Kavachi Solomon Is. - SW Pacific
Kelimutu (Flores I.) Lesser Sunda Islands
Kelut Java - E
Kerinci Sumatra
Ketoi Kuriles Islands
Khaybar, Harrat Saudi Arabia
Kiaraberes-Gagak Java - W
Kick-'Em-Jenny (Grenada - N of) West Indies
Kieyo Tanzania
Kikai (Ryukyu Is.) Japan
Kilauea (Hawaii) US - Hawaii Islands
Kirishima (Kyushu) Japan
Kiska Aleutian Islands
Kita-Iwo-Jima (Volcano Is.) Japan
Kizimen (Kamchatka) Russia
Kliuchevskoi (Kamchatka) Russia
Kolbeinsey Ridge Iceland - N of
Kolokol Group (Urup I.) Kuriles Islands
Komaga-Take (Hokkaido ) Japan
Kone Ethiopia
Koryaksky (Kamchatka) Russia
Koshelev (Kamchatka) Russia
Kozu-Shima (Izu Is.) Japan
Krafla Iceland - NE
Krakatau Krakatau
Krisuvik Iceland - SW
Kronotsky (Kamchatka) Russia
Ksudach (Kamchatka) Russia
Kuchinoerabu-Jima (Ryukyu Is.) Japan
Kuju Group (Kyushu) Japan
Kunlun Volcanic Group China - W
Kupreanof US - Alaska Peninsula
Kurikoma (Honshu) Japan
Kusatsu-Shirane (Honshu) Japan
Kuwae Vanuatu - SW Pacific
Kverkfjoll Iceland - NE
L La Palma Canary Islands
Lamington New Guinea
Lamongan Java - E
Langila New Britain
Lanzarote Canary Islands
Lascar Chile - N
Lassen Volcanic Center US - California
Late Tonga Islands
Lautaro Chile - S
Lengai, Ol Doinyo Tanzania
Lereboleng (Flores I.) Lesser Sunda Islands
Lewotobi (Flores I.) Lesser Sunda Islands
Lewotolo (Lomblen I.) Lesser Sunda Islands
Lipari (Aeolian Islands) Italy
Little Sitkin Aleutian Islands
Llaima Chile - C.
Llullaillaco Chile/Argentina
Loihi Seamount US - Hawaii Islands
Loki-Fogrufjoll Iceland - NE
Lokon-Empung Sulawesi
Lolobau New Britain
Long Island New Guinea - NE of
Longquimay Chile - C.
Lopevi Vanuatu - SW Pacific
Lunayyir, Harrat Saudi Arabia
M Mageik US - Alaska Peninsula
Mahawu Sulawesi
Maipo Chile/Argentina
Makian Halmahera
Makushin (Unalaska I.) Aleutian Islands
Maly Semiachik (Kamchatka) Russia
Manam New Guinea - NE of
Manda-Inakir Ethiopia
Marapi Sumatra
Marchena (Galapagos) Galapagos Islands
Marion Island Indian Ocean - S
Martin US - Alaska Peninsula
Masaya Nicaragua
Matthew Island Pacific - SW
Mauna Loa (Hawaii) US - Hawaii Islands
Mayon (Luzon) Philippines - N
Medvezhia (Iturup I.) Kuriles Islands
Mendeleev (Kunashir I.) Kuriles Islands
Merapi Java - C
Merbabu Java - C
Meru Tanzania
Metis Shoal Tonga Islands
Michael South Sandwich Islands
Michoacan-Guanajuato México
Micotrin (Dominica) West Indies
Minami-Hiyoshi (Volcano Is.) Japan
Minchinmavida Chile - S
Miravalles Costa Rica
Misti, El Perù
Miyake-Jima (Izu Is.) Japan
Mocho-Choshuenco Chile - C.
Momotombo Nicaragua
Monaco Bank Azores
Monowai Seamount Kermadec Islands
Mutnovsky (Kamchatka) Russia
N Naguro (Honshu) Japan
Nakano-Shima (Ryukyu Is.) Japan
Nasu (Honshu) Japan
Negra, Sierra (Isabela I.) Galapagos Islands
Negro, Cerro Nicaragua
Nemirut Dagi Turkey
Nemo Peak (Onekotan I.) Kuriles Islands
Niigata-Yake-Yama (Honshu) Japan
Nii-Jima (Izu Is.) Japan
Nikko-Shirane (Honshu) Japan
Nila Banda Sea
Nipesotsu-Upepesanke Japan
Nishino-Shima (Volcano Is.) Japan
Nisyros Greece
Niuafo'ou Tonga Islands
Novarupta US - Alaska Peninsula
Nyamuragira Zaire
Nyiragongo Zaire
O Ofu-Olosega (American Samoa) Samoa Islands
Okataina New Zealand
Okinawa-Tori-Shima (Ryukyu Is.) Japan
Okmok (Umnak I.) Aleutian Islands
Olca-Paruma Chile/Bolivia
On-Take (Honshu) Japan
Oraefajokull Iceland - SE
Orizaba, Pico de México
Oshima (Izu Is.) Japan
Oshima-Oshima (Hokkaido ) Japan
Osore-Yama (Honshu) Japan
Osorno Chile - S
P Pacaya Guatemala
Pagan Mariana Is. - C. Pacific
Pago New Britain
Paluweh Lesser Sunda Islands
Pantelleria (Sicily) Italy
Papandayan Java - W
Pavlov US - Alaska Peninsula
Pavlov Sister US - Alaska Peninsula
Pelée (Martinica - Martinique) West Indies
Peuet Sague Sumatra
Pico Azores
Pilas, Las Nicaragua
Pinacate Peaks México - NW
Pinatubo (Luzon) Philippines - N
Pinta (Galapagos) Galapagos Islands
Planchon-Peteroa Chile - C.
Poás Costa Rica
Popocatépetl México
Prevo Peak (Simushir I.) Kuriles Islands
Protectoral Shoal South Sandwich Islands
Puntiguido-Cordon Cenizos Chile - C.
Purace Colombia
Putana Chile - N
Q Qualibou (St. Lucia) West Indies
Quetrupillan Chile - C.
R Rabaul New Britain
Ragang (Mindanao) Philippines - S
Rahat, Harrat Saudi Arabia
Raikoke Kuriles Islands
Ranakah, Gunung (Flores I.) Lesser Sunda Islands
Raoul Island Kermadec Islands
Rasshua Kuriles Islands
Raung Java - E
Redoubt US - Alaska - SW
Reventador Ecuador
Reykjanes Iceland - SW
Reykjaneshryggur Iceland - SW
Rincon de la Vieja Costa Rica
Rinjani (Lombok I.) Lesser Sunda Islands
Ritter Island New Guinea - NE of
Robinson Crusoe Chile Islands
Ruang Sangihe Islands
Ruapehu New Zealand
Ruiz Colombia
S Saba West Indies
Sabancaya Perù
Sakura-Jima (Kyushu) Japan
Salak Java - W
San Cristóbal Nicaragua
San Jorge Azores
San Jos Chile - C.
San Martin, Volcan de México
San Miguel El Salvador
San Pedro Chile - N
San Salvador El Salvador
Sangay Ecuador
Sangeang Api Lesser Sunda Islands
Santa Ana El Salvador
Santa Isabel Bioko - Africa C.
Santa María Guatemala
Santiago (Galapagos) Galapagos Islands
Santorini Greece
Sarychev Peak (Matua I.) Kuriles Islands
Savai'i (Western Samoa) Samoa Islands
Savo Solomon Is. - SW Pacific
Sawad, Harra Es- South Yemen
Seal Nunataks Group Antarctica
Seguam Aleutian Islands
Semeru Java - E
Semisopochnoi Aleutian Islands
Serua Banda Sea
Shasta US - California
Sheveluch (Kamchatka) Russia
Shikotsu (Hokkaido ) Japan
Shin-Iwo-Jima (Volcano Is.) Japan
Shiretoko-Iwo-Zan (Hokkaido ) Japan
Shishaldin (Unimak I.) Aleutian Islands
Sibayak Sumatra
Sinarka (Shiashkotan I.) Kuriles Islands
Sirung (Pantar I.) Lesser Sunda Islands
Slamet Java - C
Smith Rock (Izu Is.) Japan
Socorro México - Island
Soputan Sulawesi
Soretimeat (Vanua Lava I.) Vanuatu - SW Pacific
Sorikmarapi Sumatra
Soufriere Guadeloupe (W Indies) West Indies
Soufriere Hills (Montserrat) West Indies
Soufriere St. Vincent (W Indies) West Indies
South Island Kenya
Spurr US - Alaska - SW
St. Andrew Strait Admiralty Islands
St. Helens US - Washington
St. Paul Indian Ocean - S
Stromboli (Aeolian Islands) Italy
Sumaco Ecuador
Sumbing Sumatra
Sundoro Java - C
Suoh Sumatra
Suwanose-Jima (Ryukyu Is.) Japan
T Taal (Luzon) Philippines - N
Tacana México/Guatemala
Talang Sumatra
Tambora (Sumbawa I.) Lesser Sunda Islands
Tanaga Aleutian Islands
Tandikat Sumatra
Tangkubanparahu Java - W
Tao-Rusyr Caldera (Onekotan I.) Kuriles Islands
Tara, Batu (Komba I.) Lesser Sunda Islands
Tate-Yama (Honshu) Japan
Telica Nicaragua
Telong, Bur Ni Sumatra
Tenerife Canary Islands
Tengchong China - S
Tengger caldera Java - E
Teon Banda Sea
Terceira Azores
Teyr, Djebel (Red Sea) Saudi Arabia
Tianshan Volcanic Group China - W
Tiatia (Kunashir I.) Kuriles Islands
Tinakula Santa Cruz Islands - SW Pacific
Tinguiririca Chile - C.
Tjornes Fracture Zone Iceland - NE
Tofua Tonga Islands
Tokachi (Hokkaido ) Japan
Tolbachik (Kamchatka) Russia
Tolima Colombia
Tongariro New Zealand
Tongkoko Sulawesi
Torfajokull Iceland - S
Tori-Shima (Izu Is.) Japan
Towada (Honshu) Japan
Traitor's Head (Erromango I.) Vanuatu - SW Pacific
Tres Virgenes México - Baja Calif
Trident US - Alaska Peninsula
Tristan Da Cunha Atlantic Ocean - S
Tungurahua Ecuador
Tupungatito Chile/Argentina
Turfan China - W
Turrialba Costa Rica
Tutupaca Perù
U Ubinas Perù
Ugashik-Peulik US - Alaska Peninsula
Ukinrek Maars US -Alaska Peninsula
Ulawun New Britain
Unzen (Kyushu) Japan
Ushishur Kuriles Islands
Ushkovsky (Kamchatka) Russia
Usu (Hokkaido ) Japan
V Veer (Kamchatka) Russia
Veniaminof US - Alaska Peninsula
Vestmannaeyjar Iceland - S
Vesuvio - Vesuvius (Campania) Italy
Victory New Guinea
Viedma, Volcan Argentina
Villarrica Chile - C.
Visoke Zaire/Rwanda
Vsevidof (Umnak I.) Aleutian Islands
Vulcano (Aeolian Islands) Italy
W Waiowa New Guinea
Westdahl (Unimak I.) Aleutian Islands
White Island New Zealand
Wolf, Volcan (Isabela I.) Galapagos Islands
Wrangell US - Alaska - E
Wudalianchi China - E
Wurlali (Damar I.) Banda Sea
X Xianjindao Korea
Y Yake-Dake (Honshu) Japan
Yanteles, Cerro Chile - S
Yar, Jabal Saudi Arabia
Yasur (Tanna I.) Vanuatu - SW Pacific
Yucamane Perù
Yunaska Aleutian Islands
Z Zao (Honshu) Japan
Zavaritzki Caldera (Simushir I. Kuriles Islands
Zavodovski South Sandwich Islands
Zengyu Taiwan - N of
Zheltovsky (Kamchatka) Russia
Zhupanovsky (Kamchatka) Russia
Zubayr, Debel (Red Sea) Saudi Arabia
Citazione:
Supervulcani
Dove possiamo trovare i supervulcani?
Queste sono le zone in cui potrebbe avvenire un evento vulcanico VEI-8 nel prossimo futuro:
* Mount Aniakchak, Alaska, Stati Uniti
* Aso, Kyūshū, Giappone
* Campi Flegrei, Campania, Italia
* Kikai Caldera, Ryūkyū Islands, Giappone
* Long Valley Caldera, California, Stati Uniti
* Monte Mazama, Oregon, Stati Uniti (ora Crater Lake)
* Lago Taupo, North Island, Nuova Zelanda
* Lago Toba, Sumatra, Indonesia
* Valle Grande, New Mexico, Stati Uniti
* Monte Warning, Nuovo Galles del Sud, Australia
* Yellowstone Caldera, Wyoming, Stati Uniti
* Mar Mediterraneo, Sicilia, Italia
La più recente eruzione VEI-8
La più recente eruzione di questo tipo avvenne nei pressi del Lago Toba, a Sumatra circa 74.000 anni fa, gettando l'intero pianeta Terra in un inverno vulcanico durato diversi anni.
Flusso basaltico [modifica]
I flussi basaltici sono delle eruzioni non esplosive che espellono dalle viscere della terra un'enorme quantità di lava basaltica su di una grande superficie, fino a coprire una parte di un intero continente. Pur essendo non esplosive, i gas e le polveri rilasciate da tale eruzione avrebbero un impatto globale sul clima terrestre, simile alle VEI-8.
Flussi basaltici preistorici [modifica]
Si sospetta che flussi basaltici preistorici possono essere state le cause o le concause delle grandi estinzioni di massa, comprese quelle devastanti del Permiano, che estinsero la maggioranza delle specie viventi, anche della più famosa, ma più piccola estinzione del Cretaceo in cui si estinsero i Dinosauri.
Dove ebbero luogo le eruzioni di flussi basaltici [modifica]
* Brazilian Highlands, Brasile
* Columbia River Plateau, Stati Uniti
* Trappi del Deccan, India
* Trappo Siberiano, Russia
Citazione:
Trappo Siberiano
Il Trappo siberiano forma, in Siberia, una vasta provincia ignea. Si formò nel periodo di estinzione del permiano-triassico durante uno dei più imponenti eventi vulcanici conosciuti negli ultimi 500 milioni di anni della storia geologica della Terra. Un volume immenso di lave basaltiche inondò gran parte della Sibera primordiale.
Copertura
Oggi l'area copre circa 2 x 106 km2 e si stima che il volume originario di lava andasse da 1 a 4 milioni di km3. L'area coperta giace tra i 50 e 75 gradi latitudine nord e i 60 e 120 gradi latitudine est. Il vulcanismo ha proseguito per milioni di anni inglobando il Limite P-T.