Il colleggio dei docenti o il consiglio di corso di laurea decidono e vagliano le domande, attribuendo o meno i debiti formativi.
La legge italiana in materia prevede che tutti i cittadini italiani si possono iscrivere e sarà poi compito degli organi competenti valutarne l'anno di inserimento all'istruzione.
Stessa cosa può accadere per gli stranieri con i vincoli di numero che ogni scuola (per l'autonomia didattica) stabilisce, una sorta di quota come quella per il lavoro ma non particolareggiata per paesi di provenienza, cioè l'unica tipologia è studente straniero. Con l'entratain europa, credo che la distinzione sia in comunitario e non.
Le semplificazioni mi sembrano ovvie e questo può farti piacere, verrà richiesta la conoscenza della lingua e se si iscrive ad un diploma simile al suo già conseguito, potrebbe riuscire anche ad essere iscritta ad anni superiori al primo, quindi occhi aperti a cosa sceglierà .
Dato che tutto passa per le mani dei dirigenti (vedi presidi) parlarne con uno della tua città sarebbe buona cosa, ti dirà qualche dritta interessante.
Se vai più nello specifico del titolo che lei già ha, e di cosa vorrebbe fare, potrò aiutarti meglio.
poka
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E' inutile discutere con un idiota...prima ti porta al suo livello e poi ti batte per esperienza.
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Andrea