Per l'iscrizione all'anagrafe di mia moglie - successiva al matrimonio celebrato in Italia - nessuno ci ha chiesto il certificato di nascita, è stata identificata esclusivamente tramite i dati presenti nel passaporto.
Se proprio volete essere al riparo da possibili intoppi (il più delle volte dovuti a funzionari poco competenti), prima di venire in Italia tua moglie può preparare una copia del certificato di nascita e dei documenti relativi al precedente matrimonio e al divorzio, il tutto tradotto e apostillato (può rivolgersi ad un notaio in Russia che le indicherà tutta la trafila necessaria): queste copie dei documenti potranno servire a stabilire la paternità/maternità, con il cognome da nubile, e la ragione del cognome attuale. Anche mia moglie è nella stessa situazione e non abbiamo avuto problemi di sorta,
Di seguito, uno breve promemoria dei passi da compiere dopo le nozze, per fare entrare la moglie nei "meandri" della pubblica amministrazione italiana:
A trascrizione del matrimonio avvenuta, per prime cosa - se non l'avete già fatto - si va all'Agenzia delle Entrate e si chiede il codice fiscale per la moglie (può essere utile - ma non strettamente necessario - esibire un certificato di matrimonio rilasciato dal Comune italiano).
Poi, con lo stesso certificato - o se ne chiede un altro al Comune - si va all’Ufficio Immigrazione della Questura per richiedere il “Permesso di Soggiorno” (o “Carta di Soggiorno”) per la moglie.
Sono necessari: una marca da bollo, il versamento di circa 27 euro con un bollettino postale (che vi da la Questura), il versamento del contributo di 200 euro, 4 fotografie formato tessera della moglie, passaporto, copie delle eventuali “Dichiarazione di presenza” e/o “Dichiarazione di ospitalità”, documenti del marito.
Può essere utile (ma non è fondamentale) portare con voi il CUD e una busta-stipendio del marito.
Il PDS arriverà nel giro di uno-due mesi. All'atto della presentazione della domanda la moglie avrà una ricevuta che fungerà da PDS provvisorio e le consentirà di viaggiare in tutto il territorio UE, potendosi però recare in Russia varcando la frontiera della zona-Schengen esclusivamente da valichi di confine italiani, quindi soltanto con voli diretti Italia-Russia e viceversa per il ritorno. Una volta in possesso del PDS originale si può varcare la frontiera da/verso qualunque Paese dell'area UE.
Ottenuto il Permesso di Soggiorno (o “Carta di Soggiorno”), si può fare la domanda di iscrizione per la moglie all’anagrafe del Comune (in pratica: la residenza in Italia).
Ricevuta la domanda, il Comune provvede ad inviare i vigili urbani per il controllo dell’effettiva convivenza e poi comunica l’esito della pratica.
A questo punto si può chiedere, per la moglie, la carta d’identità italiana, che verrà rilasciata come “non valida per l’espatrio” e con l’indicazione della cittadinanza “Russa”.
Adesso si può richiedere la tessera sanitaria e l’assistenza medica per la moglie.
Trascorsi due anni dall’iscrizione della moglie all’anagrafe del Comune di residenza, si potrà fare la richiesta di cittadinanza italiana.
Se hai bisogno di ulteriori informazioni o di qualche chiarimento scrivi pure.
Ultima modifica di n4italia il 04 Aprile 2015, 18:04, modificato 1 volta in totale |