Ciao a tutti,
ho intenzione di sposare una ragazza russa, сhe poi si trasferirebbe in Italia e qui dovrebbe trovare un lavoro.
Leggendo i post sul forum, mi pare che la procedura piu' immediata sia la seguente
1) matrimonio civile in russia
2) riconoscimento del nostro matrimonio presso le autorita' civili italiane
3) ottenimento di permesso di soggiorno per lei.
4) ricerca di un lavoro.

In questo caso, visto che la ragazza grazie al matrimonio otterrebbe un permesso di soggiorno, non si applicherebbe il regolamento del decreto flussi. Esatto ?

Grazie molte,
Andrea

Esatto per quanto riguarda la "non applicabilità" dei flussi. Anche la trafila che esponi è sostanzialmente corretta.

Che poi il matrimonio in Russia sia più sbrigativo..., boh, non saprei. Io mi sono sposato in Italia e, con un minimo di conoscenza delle procedure, posso dire che, anche quì, è più il dire che il fare.

Poi ovviamente la scelta può dipendere anche da altri fattori: quali sono le preferenze in materia da parte di entrambi? Da dove arriverebbe il maggior numero di parenti/invitati? Dove può essere maggiormente conveniente anche dal punto di vista economico?...e cosette di questo genere.

Dulcis in fundo, qualcuno dice (e a onor del vero bisogna dire che sembrerebbe così) che il matrimonio in Russia pone le basi per un eventuale più sbrigativo divorzio...: sai c'è anche chi ha chiesto informazioni sul matrimonio "con l' occhio lungo", in vista di un possibile fallimento, qualcun altro voleva sapere come tutelarsi dal punto di vista patrimoniale nei confronti della futura moglie...  

Ciao,
Perchè il matrimonio in Russia dovrebbe porre le basi per un divorzio più sbrigativo ?? Per quello che ho capito io, se anche ci sposiamo in Russia e poi registrassimo il matrimonio in Italia, in caso di divorzio
-Per l'Italia dovrei comunque aspettare le tempistiche della legge italiana.
-Per la Russia potrei divorziare in un giorno.

Quindi non mi pare che il divorzio diventi più sbrigativo.

Ciao e grazie,
Andrea

muppy ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ciao,
Perchè il matrimonio in Russia dovrebbe porre le basi per un divorzio più sbrigativo ?? Per quello che ho capito io, se anche ci sposiamo in Russia e poi registrassimo il matrimonio in Italia, in caso di divorzio
-Per l'Italia dovrei comunque aspettare le tempistiche della legge italiana.
-Per la Russia potrei divorziare in un giorno.

Quindi non mi pare che il divorzio diventi più sbrigativo.

Ciao e grazie,
Andrea

Infatti è come dici tu.

muppy ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ciao a tutti,
ho intenzione di sposare una ragazza russa, сhe poi si trasferirebbe in Italia e qui dovrebbe trovare un lavoro.
Leggendo i post sul forum, mi pare che la procedura piu' immediata sia la seguente
1) matrimonio civile in russia
2) riconoscimento del nostro matrimonio presso le autorita' civili italiane
3) ottenimento di permesso di soggiorno per lei.
4) ricerca di un lavoro.

In questo caso, visto che la ragazza grazie al matrimonio otterrebbe un permesso di soggiorno, non si applicherebbe il regolamento del decreto flussi. Esatto ?

Grazie molte,
Andrea

Dopo registrazione matrimonio, tua moglie ottiene  il permesso di soggiorno (2 anni, prorogabile) SENZA quote/flussi.
Se tu hai un lavoro in Italia, allegando una dichiarazione dei redditi, puoi farle ottenere la Carta di Soggiorno (dura 5 anni, prorogabile).
In ogni caso in Questura ti spiegano tutto se hai dubbi.
Per ottenere i moduli per la richiesta del pds recati ad un ufficio postale e chiedi il plico per permesso di soggiorno.

Mi permetto il mio solito intervento "a difesa dei nostri diritti"      ,dopo quanto capitato a noi e tutte le leggi lette e imparate insieme all'avvocato,che cio che COMPETE e che ha DIRITTO di ottenere il coniuge del cittadino europeo(indipendentemente che esso lavori o meno)e' la CARTA DI SOGGIORNO DI 5 ANNI,cosi' come ottenuto da mia moglie dopo ricorso e senza che io allegassi alcuna dichiarazione dei redditi.Lo dice la LEGGE.Solo che le questure continuano a fare di capa loro e a leggersi le gazzette dello sport,che tra l'altro ultimamente scrivono solo stronzate!

Bozhe82 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

muppy ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ciao a tutti,
ho intenzione di sposare una ragazza russa, сhe poi si trasferirebbe in Italia e qui dovrebbe trovare un lavoro.
Leggendo i post sul forum, mi pare che la procedura piu' immediata sia la seguente
1) matrimonio civile in russia
2) riconoscimento del nostro matrimonio presso le autorita' civili italiane
3) ottenimento di permesso di soggiorno per lei.
4) ricerca di un lavoro.

In questo caso, visto che la ragazza grazie al matrimonio otterrebbe un permesso di soggiorno, non si applicherebbe il regolamento del decreto flussi. Esatto ?

Grazie molte,
Andrea

Dopo registrazione matrimonio, tua moglie ottiene  il permesso di soggiorno (2 anni, prorogabile) SENZA quote/flussi.
Se tu hai un lavoro in Italia, allegando una dichiarazione dei redditi, puoi farle ottenere la Carta di Soggiorno (dura 5 anni, prorogabile).
In ogni caso in Questura ti spiegano tutto se hai dubbi.
Per ottenere i moduli per la richiesta del pds recati ad un ufficio postale e chiedi il plico per permesso di soggiorno.

Stiamo dando ancora una volta informazioni non corrette. Come ha detto Sorrento, tua moglie, una volta registrato il matrimonio riceverà la carta di soggiorno valida per 5 anni indipendentemente dal fatto che lavori o che tu abbia redditi. L'unica cosa è che prima di dartela la polizia verrà a casa tua per verificare l'effettivo domicilio della coppia.

ABAK ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Bozhe82 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

muppy ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ciao a tutti,
ho intenzione di sposare una ragazza russa, сhe poi si trasferirebbe in Italia e qui dovrebbe trovare un lavoro.
Leggendo i post sul forum, mi pare che la procedura piu' immediata sia la seguente
1) matrimonio civile in russia
2) riconoscimento del nostro matrimonio presso le autorita' civili italiane
3) ottenimento di permesso di soggiorno per lei.
4) ricerca di un lavoro.

In questo caso, visto che la ragazza grazie al matrimonio otterrebbe un permesso di soggiorno, non si applicherebbe il regolamento del decreto flussi. Esatto ?

Grazie molte,
Andrea

Dopo registrazione matrimonio, tua moglie ottiene  il permesso di soggiorno (2 anni, prorogabile) SENZA quote/flussi.
Se tu hai un lavoro in Italia, allegando una dichiarazione dei redditi, puoi farle ottenere la Carta di Soggiorno (dura 5 anni, prorogabile).
In ogni caso in Questura ti spiegano tutto se hai dubbi.
Per ottenere i moduli per la richiesta del pds recati ad un ufficio postale e chiedi il plico per permesso di soggiorno.

Stiamo dando ancora una volta informazioni non corrette. Come ha detto Sorrento, tua moglie, una volta registrato il matrimonio riceverà la carta di soggiorno valida per 5 anni indipendentemente dal fatto che lavori o che tu abbia redditi. L'unica cosa è che prima di dartela la polizia verrà a casa tua per verificare l'effettivo domicilio della coppia.

Giusta precisazione ABAK anche se e' risaputo che questa e' una prassi comune ma NON obbligatoria quando uno dei coniugi e' un cittadino dello stato.PS devo dire che forse Bozhe si riferisce al fatto che se il coniuge europeo,per motivi personali,non abbia la residenza nello stato in cui si richiede il PDS,in effetti ne viene rilasciato al coniuge uno di piu' breve durata!

sorrento76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ABAK ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Bozhe82 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

muppy ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ciao a tutti,
ho intenzione di sposare una ragazza russa, сhe poi si trasferirebbe in Italia e qui dovrebbe trovare un lavoro.
Leggendo i post sul forum, mi pare che la procedura piu' immediata sia la seguente
1) matrimonio civile in russia
2) riconoscimento del nostro matrimonio presso le autorita' civili italiane
3) ottenimento di permesso di soggiorno per lei.
4) ricerca di un lavoro.

In questo caso, visto che la ragazza grazie al matrimonio otterrebbe un permesso di soggiorno, non si applicherebbe il regolamento del decreto flussi. Esatto ?

Grazie molte,
Andrea

Dopo registrazione matrimonio, tua moglie ottiene  il permesso di soggiorno (2 anni, prorogabile) SENZA quote/flussi.
Se tu hai un lavoro in Italia, allegando una dichiarazione dei redditi, puoi farle ottenere la Carta di Soggiorno (dura 5 anni, prorogabile).
In ogni caso in Questura ti spiegano tutto se hai dubbi.
Per ottenere i moduli per la richiesta del pds recati ad un ufficio postale e chiedi il plico per permesso di soggiorno.

Stiamo dando ancora una volta informazioni non corrette. Come ha detto Sorrento, tua moglie, una volta registrato il matrimonio riceverà la carta di soggiorno valida per 5 anni indipendentemente dal fatto che lavori o che tu abbia redditi. L'unica cosa è che prima di dartela la polizia verrà a casa tua per verificare l'effettivo domicilio della coppia.

Giusta precisazione ABAK anche se e' risaputo che questa e' una prassi comune ma NON obbligatoria quando uno dei coniugi e' un cittadino dello stato.PS devo dire che forse Bozhe si riferisce al fatto che se il coniuge europeo,per motivi personali,non abbia la residenza nello stato in cui si richiede il PDS,in effetti ne viene rilasciato al coniuge uno di piu' breve durata!

A giugno 2014 ho fatto prendere pds a mia moglie, spostando la residenza in Italia di mio figlio (io sono rimasto iscritto all'Aire, mio figlio si e' tolto dall'Aire e risulta residente dai nonni in Italia). Mi e' stata spiegata dal funzionario di polizia (conoscente di famiglia) la differenza tra carta di soggiorno e pds come ho scritto sopra (discriminante dichiarazione dei redditi).

La cosa migliore e' chiedere in questura, molto spesso escono circolari nuove e tutto (purtroppo) e' interpretabile....
P.s. previo accordo il controllo di domicilio non me lo hanno fatto)))) (in Italia siamo solo "di passaggio")

Bozhe82 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

sorrento76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ABAK ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Bozhe82 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

[quote user="muppy" post="6821517"]Ciao a tutti,
ho intenzione di sposare una ragazza russa, сhe poi si trasferirebbe in Italia e qui dovrebbe trovare un lavoro.
Leggendo i post sul forum, mi pare che la procedura piu' immediata sia la seguente
1) matrimonio civile in russia
2) riconoscimento del nostro matrimonio presso le autorita' civili italiane
3) ottenimento di permesso di soggiorno per lei.
4) ricerca di un lavoro.

In questo caso, visto che la ragazza grazie al matrimonio otterrebbe un permesso di soggiorno, non si applicherebbe il regolamento del decreto flussi. Esatto ?

Grazie molte,
Andrea[/quote]

Dopo registrazione matrimonio, tua moglie ottiene  il permesso di soggiorno (2 anni, prorogabile) SENZA quote/flussi.
Se tu hai un lavoro in Italia, allegando una dichiarazione dei redditi, puoi farle ottenere la Carta di Soggiorno (dura 5 anni, prorogabile).
In ogni caso in Questura ti spiegano tutto se hai dubbi.
Per ottenere i moduli per la richiesta del pds recati ad un ufficio postale e chiedi il plico per permesso di soggiorno.

Stiamo dando ancora una volta informazioni non corrette. Come ha detto Sorrento, tua moglie, una volta registrato il matrimonio riceverà la carta di soggiorno valida per 5 anni indipendentemente dal fatto che lavori o che tu abbia redditi. L'unica cosa è che prima di dartela la polizia verrà a casa tua per verificare l'effettivo domicilio della coppia.

Giusta precisazione ABAK anche se e' risaputo che questa e' una prassi comune ma NON obbligatoria quando uno dei coniugi e' un cittadino dello stato.PS devo dire che forse Bozhe si riferisce al fatto che se il coniuge europeo,per motivi personali,non abbia la residenza nello stato in cui si richiede il PDS,in effetti ne viene rilasciato al coniuge uno di piu' breve durata!

A giugno 2014 ho fatto prendere pds a mia moglie, spostando la residenza in Italia di mio figlio (io sono rimasto iscritto all'Aire, mio figlio si e' tolto dall'Aire e risulta residente dai nonni in Italia). Mi e' stata spiegata dal funzionario di polizia (conoscente di famiglia) la differenza tra carta di soggiorno e pds come ho scritto sopra (discriminante dichiarazione dei redditi).

La cosa migliore e' chiedere in questura, molto spesso escono circolari nuove e tutto (purtroppo) e' interpretabile....
P.s. previo accordo il controllo di domicilio non me lo hanno fatto)))) (in Italia siamo solo "di passaggio")

Luca, le cose non sono come dici tu fattene una ragione e non dare notizie fuorvianti. Il conoscente di famiglia vi ha detto delle cose non giuste, con tutto il rispetto. Sorrento ha spiegato bene come stanno le cose, la dichiarazione dei redditi non serve a nulla.

ABAK ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Bozhe82 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

sorrento76 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

ABAK ha scritto: [Visualizza Messaggio]

[quote user="Bozhe82" post="6821615"][quote user="muppy" post="6821517"]Ciao a tutti,
ho intenzione di sposare una ragazza russa, сhe poi si trasferirebbe in Italia e qui dovrebbe trovare un lavoro.
Leggendo i post sul forum, mi pare che la procedura piu' immediata sia la seguente
1) matrimonio civile in russia
2) riconoscimento del nostro matrimonio presso le autorita' civili italiane
3) ottenimento di permesso di soggiorno per lei.
4) ricerca di un lavoro.

In questo caso, visto che la ragazza grazie al matrimonio otterrebbe un permesso di soggiorno, non si applicherebbe il regolamento del decreto flussi. Esatto ?

Grazie molte,
Andrea[/quote]

Dopo registrazione matrimonio, tua moglie ottiene  il permesso di soggiorno (2 anni, prorogabile) SENZA quote/flussi.
Se tu hai un lavoro in Italia, allegando una dichiarazione dei redditi, puoi farle ottenere la Carta di Soggiorno (dura 5 anni, prorogabile).
In ogni caso in Questura ti spiegano tutto se hai dubbi.
Per ottenere i moduli per la richiesta del pds recati ad un ufficio postale e chiedi il plico per permesso di soggiorno.[/quote]

Stiamo dando ancora una volta informazioni non corrette. Come ha detto Sorrento, tua moglie, una volta registrato il matrimonio riceverà la carta di soggiorno valida per 5 anni indipendentemente dal fatto che lavori o che tu abbia redditi. L'unica cosa è che prima di dartela la polizia verrà a casa tua per verificare l'effettivo domicilio della coppia.

Giusta precisazione ABAK anche se e' risaputo che questa e' una prassi comune ma NON obbligatoria quando uno dei coniugi e' un cittadino dello stato.PS devo dire che forse Bozhe si riferisce al fatto che se il coniuge europeo,per motivi personali,non abbia la residenza nello stato in cui si richiede il PDS,in effetti ne viene rilasciato al coniuge uno di piu' breve durata!

A giugno 2014 ho fatto prendere pds a mia moglie, spostando la residenza in Italia di mio figlio (io sono rimasto iscritto all'Aire, mio figlio si e' tolto dall'Aire e risulta residente dai nonni in Italia). Mi e' stata spiegata dal funzionario di polizia (conoscente di famiglia) la differenza tra carta di soggiorno e pds come ho scritto sopra (discriminante dichiarazione dei redditi).

La cosa migliore e' chiedere in questura, molto spesso escono circolari nuove e tutto (purtroppo) e' interpretabile....
P.s. previo accordo il controllo di domicilio non me lo hanno fatto)))) (in Italia siamo solo "di passaggio")

Luca, le cose non sono come dici tu fattene una ragione e non dare notizie fuorvianti. Il conoscente di famiglia vi ha detto delle cose non giuste, con tutto il rispetto. Sorrento ha spiegato bene come stanno le cose, la dichiarazione dei redditi non serve a nulla.

Ho raccontato la mia esperienza personale avvenuta tra giugno e luglio 2014, mi e' stato spiegato cosi' dal funzionario di polizia che per la cronaca e' conoscente.
Abak, perche' qst tono cosi' aggressivo e arrogante e scortese?

Bozhe82 ha scritto: [Visualizza Messaggio]

Ho raccontato la mia esperienza personale avvenuta tra giugno e luglio 2014, mi e' stato spiegato cosi' dal funzionario di polizia che per la cronaca e' conoscente.
Abak, perche' qst tono cosi' aggressivo e arrogante e scortese?

Una cosa sono le tue esperienze, che nel topic non era stato richiesto, e darle come procedura adottata, altra dare un'informazione corretta, giusto per puntualizzare. Spiegano che le cose non sono come dici tu e continui a tirare fuori la tua versione, rischiando di essere fuorviante. Nessuna arroganza e scortesia (dove poi lo saprai tu), quanto cercare di dare un'indicazione chiara.
Quello che ti è successo può capitare, e capita, ma non è corretto.

questa e' la legge che interessa
poi per sicurezza specialmente sui documenti da presentare meglio informarsi
presso la questura /ufficio immigrazione del proprio territorio


DECRETO LEGISLATIVO 6 febbraio 2007, n. 30
Attuazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell'Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri                        



 Art. 10.
Carta di soggiorno per i  familiari  del  cittadino  comunitario  non
   aventi la cittadinanza di uno Stato membro dell'Unione europea
 
  1. I familiari del cittadino dell'Unione non aventi la cittadinanza
di uno Stato membro,  di  cui  all'articolo  2,  trascorsi  tre  mesi
dall'ingresso nel  territorio  nazionale,  richiedono  alla  questura
competente per territorio di residenza  la  "Carta  di  soggiorno  di
familiare di un cittadino dell'Unione", redatta su modello conforme a
quello stabilito con decreto del Ministro  dell'interno  da  emanarsi
entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del  presente  decreto
legislativo. Fino  alla  data  di  entrata  in  vigore  del  predetto
decreto,  e'  rilasciato  il  titolo  di  soggiorno  previsto   dalla
normativa vigente  alla  data  di  entrata  in  vigore  del  presente
decreto.
  2. Al momento della richiesta di rilascio della carta di soggiorno,
al familiare del cittadino dell'Unione  e'  rilasciata  una  ricevuta
secondo il modello definito con decreto del Ministro dell'interno  di
cui al comma 1.
  3. Per il rilascio  della  Carta  di  soggiorno,  e'  richiesta  la
presentazione:
    a) del passaporto o documento equivalente, in corso di validita';
    b) di un documento rilasciato dall'autorita' competente del Paese
di origine o provenienza che attesti  la  qualita'  di  familiare  e,
qualora richiesto, di familiare a carico ovvero di membro del  nucleo
familiare ovvero del familiare affetto da gravi problemi  di  salute,
che richiedono  l'assistenza  personale  del  cittadino  dell'Unione,
titolare di un autonomo diritto di soggiorno;
    c) dell'attestato della  richiesta  d'iscrizione  anagrafica  del
familiare cittadino dell'Unione;
    d) della fotografia  dell'interessato,  in  formato  tessera,  in
quattro esemplari.
    ((d-bis) nei casi di cui all'articolo 3, comma 2, lettera b),  di
documentazione  ufficiale  attestante  l'esistenza  di  una   stabile
relazione con il cittadino dell'Unione)).
  4. La carta di soggiorno di familiare di un  cittadino  dell'Unione
ha una validita' di cinque anni dalla data del rilascio.
  5. La carta di soggiorno mantiene la  propria  validita'  anche  in
caso di assenze temporanee del titolare  non  superiori  a  sei  mesi
l'anno, nonche' di assenze di durata superiore per l'assolvimento  di
obblighi militari ovvero di assenze fino a  dodici  mesi  consecutivi
per rilevanti motivi, quali la gravidanza e la  maternita',  malattia
grave, studi o formazione professionale  o  distacco  per  motivi  di
lavoro in un  altro  Stato;  e'  onere  dell'interessato  esibire  la
documentazione atta a dimostrare i fatti che consentono la perduranza
di validita'.
  6. Il rilascio della carta di  soggiorno  di  cui  al  comma  1  e'
gratuito, salvo il rimborso del costo degli stampati e del  materiale
usato per il documento.